Traversata del M. Cuvil (1555 m)

Salita per cresta Sud e discesa in Val Petour

Con Faustone, molti anni fa salimmo il Cuvil dalla Val Petour con un itinerario fantasioso che però calcava nella prima parte i vecchi sentieri che penetravano la valle ad uso dei boscaioli e dei pastori.

Ho accarezzato l'idea di una via da sud quando salii lo Stracciacamicia e notai lo spigolo del Cuvil stagliarsi ardito contro il cielo. Una puntata esplorativa questo inverno mi ha confermato la possibilità della salita. In seguito mi ha sorpreso l'idea espressami da Fiorone da Galli di attaccare il monte proprio da sud; non gli avevo detto nulla, è stata una sua intuizione; ciò mi conferma che Fiorone è un greppista di grande futuro! Però ha voluto provarci in compagnia di Siro e come avevo previsto hanno abbandonato sulle difficoltà; ti manca caro Fiorone, come è naturale vista la tua età, un po' di esperienza.

Abbiamo trovato il tempo, infine, di salire insieme con Siro e Jacopo. Con noi anche Davide che per un problema fisico ha dovuto abbandonare.

La cresta sud è molto varia e interessante quanto ripida.

Oltre l'anticima lo spigolo del monte s'erge ripido e arcigno.

La scalata non è difficile.

E siamo già sopra al primo risalto dello spigolo.

Davanti abbiamo il secondo salto.

La cima è vicina.

Jacopo e Fiorone giungono in vetta.

Scendiamo per la via fatta con Faustone ritrovando qualche antica fettuccia e un taglio di mugo su questo passaggio delicato.

Scendendo lungo la Costa Petour salutiamo il nostro monte.

Recuperiamo la vecchia mulattiera della Val Petour visitando l'omonima casera. Chiudiamo l'anello a casera Lazzera.

Ritengo la nostra, la prima traversata assoluta del Cuvil e molto probabilmente nuova è anche la via sullo spigolo sud.

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